Linee d’ombra: storie brevi

[ . 2015 . ]

Una parte (sociale) conquista la sua collocazione media, spostandosi verso la parte centrale.
Questo spostamento avviene ciclicamente e in concomitanza dello svolgersi di una fase di sviluppo.
I margini diventano una linea d’ombra sempre più vuota ma mai definita.

Una parte (sociale) perde la sua collocazione media, spostandosi verso i margini.
Questo spostamento avviene ciclicamente e in concomitanza dello svolgersi di una crisi.
I margini diventano una linea d’ombra sempre più affollata ma mai definita.

Una linea d’ombra – a volte assorbita dalla parte bianca o dalle trasparenze o dai riflessi – diventa spesso “luogo designato” e ciclicamente si manifesta sempre più vuota o sempre più affollata, tuttavia, mai definita.

Nota: “Linee d’ombra: storie brevi”, più che un progetto è una esame interpretativo (e soggettivo) dell’immagine che spesso trapela dal riflesso di una vetrina o di una trasparenza e con essa si confonde, creando l’indefinito.

Nota 2: l’immagine “Senza Titolo N. 11 (Attesa)” si è classificata al secondo posto al “Concorso poetico e fotografico: i nuovi luoghi della contemporaneità